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8a partita di campionato – TITANS RUGBY TRESCORE vs RUGBY CERNUSCO: 13 a 21 (2 - 3) --> I FILMATI


Torniamo con i piedi per terra, anche un po’ più sotto a dir il vero, perché la partita che abbiamo giocato sabato sera non è stata solo brutta da vedere da ogni punto di osservazione fisico, intendo campo, panchina e tribuna, ma soprattutto perché ciò che vedi, fin dal primo momento, non corrisponde all’aspettativa che si crea quando conosci i ragazzi, sai dell’impegno, del valore e della determinazione, sai del recente passato del gioco della squadra e dei suoi risultati e pensi che tutti siano sempre al 100% delle possibilità fisiche e mentali.

Bravo il Cernusco che ha giocato bene con tutti i suoi giocatori e in bocca al lupo e pronta guarigione al giocatore infortunatosi ieri; bravi perché hanno interpretato la gara nel modo giusto, credendo instancabilmente a ciò che stavano facendo, esercitando una pressione asfissiante che ha spento il nostro gioco fin da subito.

Hanno sempre giocato tutti e quindici, efficacemente per tutta la partita, chiudendo sul nascere le nostre iniziative nello spazio in ogni zona del campo e su nostre lacune difensive sono venute le due mete principali, quelle fatte nel cuore del gioco, che hanno evidenziato i nostri errori con la peggior conseguenza possibile.

Tre mete trasformate che sono bastate a disattendere gli obiettivi aperti sull’interregionale e aprono inevitabilmente momenti di analisi su aspetti non nuovi, quanto inattesi, della nostra preparazione generale, in primo luogo la disciplina, o meglio la sua mancanza.

Sono evidenti problemi di squadra in termini di scelte tattiche e di direzione tecnica che, latitando, lasciano il campo a favore di scelte individuali nella posizione in campo, nei comportamenti convenuti sia per singoli giocatori, sia per reparto.

In buona sostanza è venuta meno la disciplina di squadra che, ad oggi, ha coperto tare tecniche non ancora risolte.

Si son viste attività non corrette relativamente alle disposizioni date, alle quali si sono affiancati errori tecnici gravi nell’esecuzione che hanno condizionato e determinato la pessima prestazione in termini di efficacia delle attività stesse.

Queste hanno favorito errori in fase difensiva che hanno permesso all’avversario avanzamenti inaccettabili a causa di mancanze in linea difensiva, fino alla prima meta.

La musica non è più cambiata e le due nostre mete finali, volute con determinazione, non fanno altro che indicare quanto fosse sbagliato, come sopra descritto, l’intero atteggiamento tenuto sabato scorso.

In primo luogo, è chiaro che quanto si sviluppa in termini di analisi è finalizzato all’individuazione delle cause della nostra prestazione per modificare in termini d’utilità ciò che non ha funzionato.

Quindi l’utilità risiede in un processo di miglioramento che deve comunque dare i suoi risultati per condurre in termini soddisfacenti il torneo regionale che dovremo affrontare, nel quale troveremo prevedibilmente squadre già affrontate nel girone di qualificazione.

È chiaro che una caduta della disciplina di squadra di quest’entità non deve più determinarsi, per cui ogni giocatore deve responsabilizzarsi in ordine alle convenzioni e i criteri di gioco che ci si dà.

1° TEMPO

2° TEMPO


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