Una vigilia preoccupata per questa partita più insidiosa del dovuto, a causa di infortuni che ci privano nei ¾ di giocatori “storici” con i quali collegamenti e comunicazione erano la forza di quel reparto.
Ma se i ¾ risentono di queste problematiche anche gli uomini della mischia non sono da meno, sostanzialmente rattoppati e alcuni dei quali in fase di preparazione.
Ritardi di preparazione tecnica producono errori spesso banali, quasi comici in occasione della seconda meta del Rho; spesso dovuti ad una certa inesperienza, ma i più per mancanza di una frequenza seria di allenamento.
A parte questo aspetto la squadra continua a crescere sia dal punto di vista dell’organizzazione del gioco, sia nel carattere perché, ad oggi, situazioni che avrebbero potuto demoralizzare e paralizzare l’iniziativa non hanno avuto tale esito, ma la squadra ha saputo reagire sempre, ribaltare quella particolare situazione e vincere…
Vinciamo da dieci partite se consideriamo i cinque test di settembre, ma è evidente a tutti che nessuno si fa particolari pensieri su una presunta e continua inviolabilità; ogni partita è un ritorno alla terra e alla concretezza; tutto è alle nostre spalle e gli avversari di oggi sono la nostra unica attenzione.
Se c’è oggi una vera differenza rispetto la scorsa stagione è forse nella consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie potenzialità; e la conseguente concretezza che caratterizza la relazione tra tutti i giocatori.
Un altro aspetto positivo, molto positivo, deriva dalla presenza di alcuni giocatori che provengono dal Rugby Stezzano.
Questi ragazzi che in sede non disponevano di una propria squadra sono stati invitati a giocare nella nostra, pur non avendo noi bisogno di un numero ulteriore di giocatori.
Si tende a far giocare tutti come prima istanza per un tempo significativo (almeno un tempo di gara) e quindi consentire di un congruo momento formativo, spesso in ruoli diversi da quelli consueti…così stiamo cercando di far crescere questi ragazzi nel nostro ambiente rendendoli partecipi delle nostre modalità di allenamento e di gioco.
Cerchiamo di esserci utili vicendevolmente in modo che questa collaborazione possa soddisfare il gioco complessivo della squadra e soprattutto cementare un’amicizia inaspettata.
…e poi questi ragazzi verranno in Inghilterra nel nostro 2° tour nel North Yorkshire per affrontare ancora il Ripon e il Guisborough, bisognoso di rivincita; saranno cinque giorni di allenamento comune con gli inglesi, di partite e soprattutto di incontri con gli amici d’oltre Manica, in primo luogo Alec Porter.
La partita di oggi giocata nel fango come domenica scorsa è andata nel solco del piano di gioco previsto.
Un primo tempo di lavoro stretto per impegnare l’avversario nel contatto e verificare i loro punti di forza rispetto la capacità di sviluppare il gioco all’esterno e un secondo con forze più fresche per provare le nostre possibilità d’incidere nel loro schieramento.
Rho ha espresso un buon gioco a contatto sia a livello difensivo, sia in attacco ma non ha mai prodotto azioni di gioco all’aperto di una certa consistenza.
Nel 1° tempo è Rho che produce i primi tre punti su una punizione; il gioco è frammentato e non trova un’iniziativa prevalente per una squadra o l’altra, ma quando apriamo siamo più concreti e prima della fine del tempo gioco si va in meta, trasformata (7 a 3).
Nel 2° tempo il gioco cambia e si presentano più occasioni aumentando la velocità degli scambi e delle prese di spazio.
Un po’ si fa e un po’ si disfa; errori banali che di per sé paiono sciocchezze ma nella realtà del gioco interrompono situazioni interessanti.
Spesso paiono errori di superficialità, ma quando il gesto non è completo o efficace è mancanza di allenamento ..più si alza il livello del gioco e più questo genere di errori diventa insopportabile.
Poi siamo riusciti a non fermare una maul andata a segno del Rho e in un’azione analoga abbiamo avuto il primo giallo della stagione; sulla meta indovinata dal Rho nella nostra area di meta, durante la quale una parabola infernale di pensieri hanno determinato la comica finale, spero i nostri giocatori s’interroghino sul benefico effetto della semplicità, non solo nelle azioni di gioco.
Su tutto ha però dominato la determinazione e la convinzione di vincere la partita perché importante per il proseguo del campionato; questa motivazione e la combattività dei nostri giocatori è una miscela che, ad oggi, produce gioco e risultato…il tutto da migliorare continuamente..
Ora il nostro pensiero è al recupero di chi oggi non ha potuto giocare e alla preparazione della prossima partita con lo Junior Brescia.