Per le altre partite di questo fine settimana, U16 e U18, un fattore le accomuna, ossia la penuria di giocatori che le compongono a causa della quale ogni confronto con squadre decisamente più attrezzate, diventa difficile, a volte proibitivo.
In questo senso le previsioni erano fortemente influenzate da quest’aspetto; da una parte la U16 con febbricitanti e convalescenti in campo richiamati all’impegno per estrema necessità e un infortunato inutilizzabile in panchina, dall’altra l’U18 che vantava il doppio di disponibilità in panchina (2) e vari malmessi in campo.
È chiaro che non si è mai, o quasi, al 100% e da quando esistiamo facciamo i conti con l’unica situazione ad oggi immutabile, ossia la mancanza di un numero sufficiente di giocatori che permettano una certa programmazione nell’utilizzo e la possibilità di comporre diverse formazioni secondo le esigenze tecniche che ogni confronto impone.
Però in questo weekend tale fattore ha avuto un peso importante, in particolare nell’U16.
La gara con il Velate era importante, in primo luogo per il Velate che è in crescita e che naturalmente avrebbe gradito capovolgere il risultato dell’andata, dove avevamo vinto per un punto. Ben più consistente il cappotto che ci hanno confezionato, frutto di una effettiva consistenza dei loro ¾, veloci e con la capacità di comunicare e prendere direzioni di corsa che perforavano la nostra difesa, mentre tra gli avanti maggiore è stato l’equilibrio e la capacità nostra di rispondere alle azioni avversarie è venuta soprattutto da lì.
Perché qualche meta l’abbiamo fatta e conquistato un punto bonus (somma di mete), ma l’assetto difensivo è fortemente compromesso non tanto dall’organizzazione della linea difensiva o dalla, a volte, assenza di L2 in asse, quanto dagli errori tecnici individuali nel placcaggio e nel recupero.
Il primo tempo è stato effettivamente più equilibrato, mentre nel secondo, complice l’affievolirsi delle energie e privi di possibili sostituzioni, sono aumentati gli errori tecnici (tra tutti, i mancati placcaggi) che sono stati colti e trasformati in punti dal Velate che ha saputo sapientemente chiudere la partita con un attivo estremamente consistente.
Sono note le problematiche tecniche della nostra U16 che risiedono fondamentalmente nell’incapacità di distribuirsi rapidamente, sia in difesa, sia in attacco, avendo la corsa e il fattore tempo come elementi accessori, e non prioritari del gioco; poco agile nella corsa di riproposizione continua e nell’apertura di nuovi spazi e nel loro utilizzo.
Insiste la necessità di correggere il tiro urgentemente, almeno nella comprensione e nella consapevolezza del lavoro che i giocatori devono svolgere, per riprendere in mano un campionato ancora nelle loro possibilità e in particolare per andare in Irlanda con qualcosa da dire, oltre che da imparare.
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2° tempo