La cronaca di questa partita è nota a chi l'ha vissuta, a chi l'ha vista, in modo diverso, e a chi sarà raccontata, per un'ulteriore interpretazione dell'evento.
Non è questo lo spazio per la cronaca perchè il sito è principalmente dedicato a chi la partita la vive sul campo e su sè stesso in termini di fatica, emozioni e botte, ...e che quindi la cronaca la conosce bene e già pensa alla prossima partita.
Queste note sono dedicate a loro, che poca voce hanno, ma meriti senz'altro.
Il loro impegno e la loro volontà sono evidenti, come anche la loro voglia di essere protagonisti in campo; non scendono sul terreno per qualche dovere preimposto, ma perchè insieme sfidano sè stessi a raggiungere un obiettivo comune.
Loro vengono da una serie di prestazioni poco lusinghiere, poco caratterizzate da una vittoria, spesso definite da lacune tecnico/tattiche ma soprattutto sostanziate da forza e volontà, da capacità di combattimento e di sviluppo del gioco.
Stasera hanno mantenuto la capacità di essere vincenti sul punto d'incontro, nei contatti in campo aperto, meno sui contatti individuali nell'attività di tackling, sostituita dal ritorno sulla linea difensiva.
Soprattutto si è ripreso a giocare all'esterno con modalità diverse, ma in particolare la ripetitività dei rilanci del gioco su ogni palla in ruck; è stato il principale fattore di gioco che ci ha portato a vincere la partita, unito ad un atteggiamento difensivo caratterizzato dalla pressione forte sui loro 3/4 che ha tolto l'iniziativa del gioco al Parabiago e ci ha permesso una gestione della partita meno complicata del previsto.
Siamo sempre in numero insufficiente per gestire una partita con una programmazione intelligente e flessibile delle sostituzioni, dovendosi limitare in buona parte a sostituire gli infortunati. I ragazzi sono allenati e preparati, pronti a limitare possibili esclusioni per infortunio...ma per riuscire in questo è anche importante essere dotati di un carattere speciale, consapevolezza e volontà.
Quest'esperienza è importante per la determinazione della squadra, la sua unità e le capacità di gioco.
Bisogna aver la forza di lavorare insieme nel tempo di allenamento, gestire i propri spazi temporali per poter disporre dei tempi di preparazione tecnica e atletica; rendersi conto che il miglioramento, la comprensione del gioco, lo sviluppo di un piano di gioco condiviso, passa da un tempo di allenamento comune, mentre ancora questo punto fermo, in senso compiuto, non è ancora attivo.
Sono solo due gli appuntamenti settimanali di allenamento, un numero ritenuto nell'ambiente, insufficiente, ma saremmo largamente soddisfatti se la presenza in questi fosse totale, senza invocare una terza sessione...ma queste due sono veramente il limite di una tolleranza estremamente comprensiva.
Adesso si tratta di far tesoro di questa partita in termini di consapevolezza dei propri mezzi, di stima nelle nostre capacità di miglioramento per affrontare un girone di ritorno che ci vedrà giocare prevalentemente in casa. La cronaca, più di ogni racconto, sarà soddisfatta dai filmati che saranno pubblicati in questo post, appena resi disponibili..