U16....................................
Ieri a noi allenatori, vittime di un corso upgrade a Brescia e impossibilitati alla trasferta comasca, è stata riservata una diretta facebook che, per qualità d'immagine con tremolio annesso, ha determinato pericolosi stati d'ansia e apnee da indeterminatezza del risultato.
Comunque ringraziamo operatori e faccendieri che ci hanno permesso una aleatoria vicinanza nominale alla squadra.
Squadra che da quando ci siamo connessi era ed è sempre rimasta in vantaggio, fino naturalmente agli ultimi minuti, quando il Como ha ribaltato il vantaggio vincendo la partita e perpetrando la maledizione per la quale vincere, manco morti..
A guidare i ragazzi l'allenatore Simone che alla sua prima uscita ufficiale porta a casa qualcosa di buono, consistente in una prova di forza e volontà alla quale è mancata la continuità e forse la convinzione di potercela fare.
Ulteriori commenti saranno quelli da condividere con Simone e i ragazzi al prossimo allenamento per capire cosa è mancato e cosa fare per superare le cause delle nostre inefficienze nel gioco.
CLASSIFICA
VARESE 33
ROVATO 31
VIADANA 25
MONZA 25
VELATE 23
COMO 21
PARABIAGO 19
CERNUSCO 19
RAPTORS 16
LUMEZZANE 1
U18....................................
Partita non bella per la nostra U18 al Comunale di Trescore e caratterizzata da episodi inconsueti per la nostra storia: le espulsioni temporanee in una partita sono un exploit del quale potremmo fare a meno, in considerazione del risultato che non è mai stato in discussione e della nostra necessità di definire un piano di gioco prevalente e quindi di disporre sempre dei giocatori per provare schieramenti e modalità di gioco.
Invece: uno fuori, poi un altro, si resta in 13; rientra uno, ne esce un altro ancora.
In una fase così problematica si soffrono specifiche situazioni per evidenti debolezze interne, in particolare sulla linea difensiva per contrastare il sovrannumero.
Il problema principale è lo scollamento e l'insufficiente coordinamento tra i ragazzi che soffrono in misura minima la pressione avversaria e che conducono anche il secondo tempo prevalentemente in attacco.
Giocare in continua inferiorità numerica determina però un’incertezza nell’organizzazione di gioco, in particolare quando sono fuori campo dei costruttori del gioco stesso: mediano di mischia, primo centro, un’ala poi ancora l’8.
Mantenere l’iniziativa del gioco diventa difficile perché mancano importanti tasselli nella costruzione del gioco.
Il rischio di fare altri falli in questa fase, nel tentativo di mettere una pezza ai collegamenti in attacco o chiudere una falla in difesa è concreto, per cui va mantenuta la calma e rafforzata la disciplina.
Ciò al di là del merito, relativamente alle decisioni arbitrali, perché il giudice di gara si assume le responsabilità della conduzione dell’intero percorso della gara, rendendola in primo luogo regolare e sicura, ossia giocata su un piano di pari opportunità e non limitandosi alla sola valutazione dei singoli episodi.
Conseguentemente, la ricerca di un equilibrio che permetta il “non farsi sfuggire la partita di mano” è sicuramente auspicabile, anche perché questo dovrebbe garantire la possibilità per le due squadre di giocarsi la partita ad armi pari e non determinare, invece, una situazione nella quale una di queste gioca costantemente sfavorita…
Non sappiamo se ciò sia avvenuto, se tale equilibrio sia stato oltremodo compromesso, mettendo una squadra in condizioni d’inferiorità e costringendola a giocare al limite del regolamento.
Non lo sappiamo perché non c’interessa valutare quanto non sia di nostra competenza; personalmente interessano solo momenti di gioco: perché il Monza sia andato in meta con una maul avanzante e non si è stati in grado di fermarla; soprattutto perché non si sia capaci di cambiare modalità di gioco di fronte alle opportunità che ti offre l’avversario, ecc.
Ossia far prevalere sempre nella nostra impostazione e principalmente nella coscienza dei nostri giocatori, un senso di responsabilità, grazie al quale non si cerchino mai giustificazioni indicando nell’opera di altri, eventuali cause d’insuccesso, anche se tale opera avesse contribuito in questo senso; ma si rivedano internamente le proprie lacune o comportamenti errati che hanno determinato quelle situazioni sfavorevoli, nelle quali commetter fallo è forse l’aspetto più veniale, perché in buona misura conseguente alle cause che quella situazione hanno determinato.
Si ricomincia da questa realtà di gioco, vista oggi, per modificare in allenamento impostazioni e atteggiamento, valorizzando talune nostre capacità e cassando comportamenti controproducenti al limite dell’antigioco, perché anche questa giornata possa insegnarci qualcosa.
Classifica:
Junior Rugby Brescia 38
Rugby Varese 36
Rugby Bergamo 33
Ticinensis 31
Rugby Parabiago 31
Rugby Fiumicello 25
Raptors "Titans" Rugby 22
Rugby Monza 18
Rugby Rho 9
Rugby Sondrio 1
1° TEMPO
2° TEMPO