Per la seconda volta consecutiva si parte contatissimi, anzi, due dei ragazzi si devono, sbaglio, si vogliono presentare pur avendo la febbre, mentre un altro ci raggiunge all’ultimo minuto, causa impegni scolastici. Raggiungiamo così ancora per un soffio i 13+2 necessari per l’omologazione della partita e del risultato.
Arriviamo in quel di Leno in barba ai virus che ci decimano. Quello influenzale e quello degli Open-day che ultimamente impazza tra i nostri ragazzi, all’epoca sconosciuto invece ai più datati genitori, tifosi e accompagnatori.
Fischio d’inizio, non passano neppure 2 minuti che i Raptors mettono a segno la prima delle numerose mete a nostro favore.
È subito chiaro che sono i nostri a fare la partita, non lasciando alcun spazio agli avversari.
Bravi i ragazzi, seppur trovandosi di fronte una squadra, ahinoi, inferiore in esperienza e prestanza fisica, a mantenere la concentrazione e cercare di fare sempre gioco, schierandosi meglio in difesa e sfruttando gli spazi in attacco.
Una partita “allenamento “ che è servita ai nuovi compagni a trovare maggior affiatamento con i “vecchi” e a tutta la compagine raptoriana a cercare i giusti meccanismi, automatismi nello schieramento in campo e nella salita in difesa certamente da migliorare.
Risultato finale di tante mete a zero che premia la volontà di alcuni dei nostri di esserci, di voler giocare il più possibile, sempre e comunque, consapevoli anche di dover sopperire alle assenze giustificate e non.
Speriamo per il prossimo 2019 di incontrare avversari che possano impegnare i nostri in un maggior ritmo di gioco, a dover combattere, tenere duro e giocare bene, senza nulla lasciar al caso, fino al fischio finale.