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U18 - Rugby Fiumicello > Raptors Valcavallina Rugby: 28 a 27


In primo luogo, va ringraziato l'allenatore della squadra che ci ha ospitato e la dirigenza della società, perché ad una nostra tardiva richiesta di anticipare la partita di un'ora, essi hanno dato la loro disponibilità rapidamente, permettendoci oggi di giocare una partita che altrimenti avremmo rischiato di non poter giocare.

Per cui da parte mia, personale tecnico e giocatori, va la più sentita gratitudine.

Giocare è la cosa più importante, l'esigenza più sentita dei ragazzi, poi vediamo come va...

Sappiamo quali sono i nostri punti di forza e soprattutto quelli di debolezza e dobbiamo lavorare con continuità per massimizzare i primi e minimizzare gli altri; in allenamento abbiamo lavorato su tre situazioni fondamentali di gioco che richiedono una partecipazione corale di tutti i giocatori e quindi l'esigenza di rendere autonomi e consapevoli tutti i giocatori indistintamente, ossia prevedere una crescita graduale ma indispensabile delle capacità individuali di ognuno, obiettivo eternamente presente, ma ineludibile in considerazione dell'attuale penuria di risorse disponibili.

La partita tra due squadre che in fondo ricoprono posizioni simili in classifica, era prevedibilmente prevista come una partita fortemente combattuta e giocata con un certo equilibrio delle forze in campo e così è stata.

Una partita sostanzialmente persa per l’incapacità di vincerla, mentre giocare…si è giocato, peccato che si sia giocato come voleva l’avversario che ha sempre mantenuto l’iniziativa tattica del gioco lavorando con una difesa forte (tipica delle squadre di Oliviero), mentre la nostra capacità difensiva si è dimostrata poca cosa. Imbastendo poche azioni d’attacco alla mano il Fiumi è comunque riuscito ad organizzare delle azioni concluse con la meta, mentre erano necessari più di un uomo per fermarne stabilmente uno, senza peraltro contestare vittoriosamente la palla.

Noi abbiamo perso la capacità, sperata acquisita, di correre nei canali difensivi cercando il sovrannumero e andando oltre la difesa per dar palla, anche per merito della difesa del Fiumi;..e quando questo non era possibile, invece di incaponirsi in frequenti contatti, sarebbe dovuto essere l’uso del calcio nelle sue differenti forme a diversificare l’azione d’attacco…

Siamo partiti in svantaggio, abbiam saputo recuperare e incamerare un buon vantaggio, ma non abbiamo sfruttato le occasioni per far punti; e così il Fiumi si è riportato sotto e poi si è portato in vantaggio.

Alla fine, la nostra ultima meta, a poco dallo scadere, poteva darci la vittoria ma una trasformazione non centrata tra i pali ci ha relegato tra gli sconfitti.

Finisce 28 a 27 per i padroni di casa che meritano il successo per una più razionale e concreta condotta di gioco, mentre si riducono le opportunità di miglioramento per i nostri che questa partita potevano far propria; ma le mancanze di disciplina e lucidità nello svolgersi delle scelte operate a livello tattico, hanno vanificato il lavoro di preparazione fisica e tecnica che non pare essere più l’unico fronte sul quale lavorare.

Resta il carattere forte dei ragazzi che hanno dato tutto e oltre, in un'attività logorante e ricca di risolutezza, di tentativi con evidente voglia di andare a meta, come nell'ultima meta fatta con potenza e continuità; su questo si può costruire ogni cosa...


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