Partita combattuta alla pari con il Monza, primo in classifica con merito.
Partita in salita ma con il sorpasso alla metà del 2° tempo e quando si cominciava a sognare un 19 a 17 è invece arrivato un calcio di punizione al quale non pensi...
Ma ci abbiamo messo del nostro a non portare a casa una partita che avrebbe restituito un'altra classifica; errori di opportunità tattica che mal si amalgano ad altri valori espressi durante la gara.
In primo luogo gli aspetti positivi, considerando di non avere avuto tutte le risorse fisiche a disposizione e quindi una distribuzione dei ruoli che non è stata quella più consolidata dall'esperienza; malgrado questa situazione ci sono miglioramenti a livello della distribuzione difensiva, della capacità di contenimento della forza avversaria a contatto e, come comunque spesso accade, di una capacità di reazione che, se meglio gestita, potrebbe cambiare il risultato a molte partite.
Gli errori fatti che hanno, grazie alla capacità tecnica e tattica del Monza, determinato la nostra sconfitta, sono sostanzialmente riconducibili alla mancanza di una direzione unica del gioco che provoca scelte individuali spesso incoerenti.
In buona parte la realtà tecnica e la preparazione fisica della nostra squadra è adeguata al livello dello scontro con le squadre del girone, ma non è operativa una logica condivisa di comportamento dei giocatori secondo la fase di gioco che si sta svolgendo; spesso si vedono le identiche modalità di gioco sia che ci si trovi a ridosso della meta avversaria piuttosto che nei nostri 22, che si sia all'inizio della partita o verso la fine con un vantaggio di 2 punti.
A parte che dovrebbe essere una logica di valutazione della situazione che appartiene, se non a tutti i giocatori, almeno a quelli con più vissuto, ma comunque si tratta di un problema risolvibile da una direzione chiara e comunicante che non può venire dalla panchina sempre; anche perchè le scelte di gioco è giusto che vengano fatte da chi è in campo e non da chi è in panchina, se vogliamo che l'esperienza di gioco produca formazione.
Così abbiamo un obbiettivo di lavoro nuovo che integra i precedenti, ma ad un livello operativo diverso, in fondo più interessante sotto certi aspetti e, visti i risultati dell'U18 odierni, anche da condividere con quella categoria.
Alleniamo poco, o ancor meno, le fasi statiche, per dare lo spazio necessario alle fasi di gioco aperto e di contatto; ora dovremmo sviluppare fasi tattiche di gioco in regime di collettivo totale... con tre (3) ore di allenamento settimanale..
Club punti
RUGBY VIADANA 1970 10
RUGBY VARESE 10
RUGBY MONZA 1949 9
VELATE RUGBY 1981 7
RAPTORS VALCAVALLINA RUGBY 6
NORDIVAL RUGBY ROVATO 6
RUGBY CERNUSCO 4
RUGBY COMO 1
RUGBY PARABIAGO 1
I CENTURIONI RUGBY LUMEZZANE 0