Non è né l'esito della partita, tantomeno il risultato, che oggi hanno determinato un momento importante per noi tecnici, per i ragazzi e per tutte quelle persone che credono in questo gruppo e nel suo modo di giocare.
Dopo la sconfitta in casa con il Bergamo era necessario capire quanto fossimo vivi e in grado di continuare le sfide che il campionato propone con una frequenza che rende difficile il recupero degli infortuni di media entità, per squadre con numero di giocatori contenuto…
Proprio perché siamo una squadra con un numero di giocatori sicuramente limitato, anche se abituati ad esserlo da sempre, abbiamo la necessità di capire quante e quali siano le nostre forze, se siamo in grado di reggere o meno.
Questa consapevolezza è un fattore comune a tutti noi e sappiamo quali problematiche comporta, ma sapere che la mente e il carattere sono concentrati sulla continuità della nostra unità di gruppo è decisivo e ciò può essere restituito solo dal comportamento della squadra in campo e non da assicurazioni verbali o altro del genere.
Il comportamento di oggi è stato quello che dovremmo vedere ogni volta in campo, perché è stato il modo giusto di affrontare le cose; per ribaltare la prova, per nulla convincente, prodotta contro il Bergamo.
Le partite hanno una storia loro; difficilmente seguono canoni del tutto prevedibili.
Dipendono da situazioni generali e/o da piccoli accadimenti, a causa dei quali a volte la partita prende una certa piega che non ti aspettavi, nel bene o nel male.
Le proprie convinzione e la stessa stabilità mentale sono messe in seria e critica difficoltà, al punto di veder compromessa, o ribaltata a favore, l’evoluzione della partita.
Oggi è girata dalla nostra parte, per la determinazione dei nostri ragazzi che hanno creduto nei propri mezzi e si sono sentiti vicini e responsabilmente mossi da un intento comune.
…E sono state viste molte belle cose sia nella gestione delle fasi di contatto, sia nello spazio aperto…anche errori, a volte ingenui, ma la somma algebrica delle prime con i secondi è stata molto positiva.
Una partita che ci ha visto subito prendere la direzione giusta, segnando presto e soprattutto imponendo il nostro gioco.
L’aspetto fondamentale è dominare il gioco, ossia imporre il proprio, prevalere nei contatti, gestire il possesso e il rilancio del gioco, cercare la sfida nell’1 > 1 e avere incessantemente il sostegno vicino.
Caspita il Monza è forte, non è una squadretta..ha rischiato l’élite1 con uno spareggio col Monferrato..è una grande società sportiva; nella prima di campionato ha battuto il Sondrio in casa loro.
Se non avessimo condotto con una certa “prudenza” la prima parte della partita, anche calciando tra i pali per metter fieno in cascina e avessimo fatto come con il Bergamo domenica scorsa, a pressarlo per metà primo tempo nella sua metà campo, senza mettere un punto a nostro favore, allora poteva essere un’altra partita.
Invece abbiamo mantenuto calma e convinzione e sfruttato sapientemente i nostri punti di forza, dal pacchetto di mischia agli uomini veloci e…superveloci.
Ma ci vuole una squadra con una testa, una direzione unica, dei criteri comuni di gioco e un po’ d’improvvisazione… per la gioia delle difese.
Oggi abbiamo visto quella squadra e vorremo rivederla molto spesso così; senz’altro da domenica prossima in casa, contro il Varese, un avversario da “giù il cappello”…
Gli errori invece saranno fonte degli oggetti di allenamento.. per non farci mancare niente.