Abbiamo da sempre un'ambizione umana e legittima che ci muove nel nostro impegno di tecnici, legata ad una motivazione educativa e formativa, propria della nostra attuale esperienza, e alla consapevolezza che questo lavoro diventa realmente utile e vantaggioso solo se indirizzato al massimo livello qualitativo, perché i ragazzi possano vivere le esperienze migliori che noi si possa offrire, partendo dalla nostra intima realtà locale.
In questo senso i barrage, i campionati nei gironi di livello più alto…la Francia, …l’Inghilterra.
Se non si tendesse a questi obiettivi di partecipazione al movimento rugbystico, sinceramente non avrebbe senso allenare, e soprattutto pretendere dai ragazzi d'impegnarsi regolarmente.
Un impegno che abbiamo purtroppo ridotto al minimo, ossia due allenamenti a settimana, quando ad esempio Junior Brescia, con i quali ci confrontiamo sabato sera a Brescia, ne fanno quattro e, in generale, tutte le altre società ne fanno almeno tre; sappiamo conseguentemente che ritardi di preparazione fisica e tecnica sono ovviamente presenti.
D'altra parte quando facevamo tre allenamenti, a farli tutti erano solamente gli allenatori, per cui il senso di tale attività si perdeva…
Siamo attualmente in una situazione nella quale non è diffusa la consapevolezza dell’utilità educativa del rugby e quindi le famiglie non vedono questo impegno come un fattore formativo importante dell’intero profilo personale, ma lo interpretano come la necessaria attività motoria che i figli devono svolgere o, peggio, un utile hobby ricreativo…
...Il rugby è però altra cosa, altro sport, sport di combattimento..che necessità di proprietà umane non sempre facilmente disponibili.
Lo sanno bene i ragazzi che sono sempre più forti e motivati malgrado la realtà esterna non sia così favorevole a sostenere adeguatamente questo nostro movimento.
Eppure l’evidenza sul campo, per risultati e riconoscimento generale di chi il Rugby lo mastica da quando ha messo i primi denti, è sotto gli occhi di tutti.
Adesso andiamo a Brescia, convinti solo dell’impegno, della serietà e della motivazione dei ragazzi della nostra U18, malgrado i nostri avversari mastichino Rugby da 90 anni, ed essendo sicuri che i nostri, fino alla fine, ci proveranno.
poi domenica la nostra U16, in casa e ridotta al lumicino, incontra il Rugby Viadana, ultima possibilità, per noi e per loro, di accedere al girone élite, la cui partecipazione ci consentirebbe di giocare in campionato contro le migliori squadre del nord-ovest..
Noi siamo appena nati, con le difficoltà di cui sopra, ma siamo lì a lottare con le grandi…e questo fa la differenza!