un progetto indispensabile a riattivare menti e membra dopo la sosta forzata del covid19, ma inteso in modo che coinvolga una platea grande, la più ampia possibile, per diffondere e far conoscere il rugby in ambiente scolastico attraverso la definizione di un gioco usufruibile dagli studenti e dalle studentesse, praticabile nella scuola e utilizzabile dai docenti nella programmazione didattica.
Questo gioco così inteso è lo strumento operativo per far conoscere i principi del rugby e le sue modalità di gioco attraverso la sperimentazione concreta all’interno delle realtà scolastiche, con modalità flessibili derivate dalle situazioni ambientali nelle quali praticare il gioco e dalle situazioni relazionali dei gruppi classe.
Questo gioco, così sviluppato nell’esperienza scolastica in questi ultimi anni, in collaborazione coi docenti, si basa sui principi e le regole fondamentali del rugby e promuove il posizionamento del rugby tra le possibili scelte di formazione e specializzazione sportiva, in quanto lo presenta e lo pratica in modalità accessibili.
Ovviamente tra il “Rugby a scuola” e il Rugby giocato esiste una distanza operativa che va colmata in ambito di società sportiva con un’opportuna fase di transizione (piano di contatto individuale e collettivo) da modularsi opportunamente a cura della stessa società.
Il regolamento di gioco è una sintesi dei metodi in allenamento svolti in sede societaria (giochi modificati) e dei metodi di gioco provati nelle scuole in condizioni diverse, sia per le dimensioni e la qualità del terreno di gioco, sia per la composizione del gruppo classe, le individualità presenti e le relazioni tra loro preesistenti.
Ragion per cui è un prodotto sperimentale, la cui definizione provvisoria non è che una fase dello sviluppo del progetto, che comunque dovrà sempre adattarsi alle condizioni del terreno di gioco, non unificato, perchè nelle scuole sono diverse sia le realtà ambientali nelle quali si opera, sia le dinamiche personali site nella classe; i docenti sono parte fondamentale dello sviluppo, perchè la loro esperienza permette l’utile condivisione delle modalità di gioco, mentre la loro conoscenza degli allievi consente suggerimenti importanti e altrettanto utili nella scelta delle modalità d’intervento.
Un gioco che include sia il confronto (con l'opposizione) che la collaborazione (all'interno della squadra), in cui le due squadre, tra loro avversarie, lottano per il possesso palla, con l'obiettivo di segnare, grazie ai loro sforzi individuali e collettivi.
Un gioco “aperto” dove il rapporto tra attacco e difesa e il modo col quale tali funzioni si alternano nel corso del gioco, conferiscano un senso particolare a questa definizione; "aperto" perchè sia possibile per tutti giocarlo, sia in attacco, sia in difesa, provando l'esperienza del costruire insieme una collaborazione reciprocamente utile ad un obbiettivo condiviso.
Ciò richiede che ogni giocatore impari a interagire, non solo con i suoi compagni di squadra, ma anche in relazione alle azioni e alle reazioni degli avversari.
L’interazione richiesta implica che i giocatori si esercitino utilmente al fine di sviluppare un'interpretazione comune e coerente del gioco, per consentire loro di partecipare pienamente all'azione nel gioco.
Una comprensione comune e coerente del gioco tra i membri della squadra che diventa particolarmente importante in quello che abbiamo chiamato "gioco aperto", nel quale il processo decisionale va proporzionato alle esigenze dinamiche del gioco, vista l'impossibilità di prevedere il tipo di reazione dell'opposizione all'attacco in corso.
L'approccio tattico - quello che proponiamo - richiede che i giocatori imparino a giocare efficacemente nel gioco stesso, siano essi principianti, piuttosto che giocatori esperti.
Utilizziamo il gioco in opposizione per formare e sviluppare giocatore e squadra insieme, inclusa la crescita delle abilità tecniche necessarie.
In queste situazioni di gioco, nelle quali si affrontano situazioni diverse in rapida sequenza, sia in dimensione individuale, sia collettiva, si favoriscono, soprattutto in giovane età, la capacità di lettura e di interpretazione del gioco e lo sviluppo di quelle proprietà fondamentali quali l’adattamento e l’anticipazione.
È un gioco utile perchè si presta alla formazione dell’intelligenza tattica, legata alla capacità di lettura della situazione momentanea che si affronta e le cui soluzioni sono variabili quanto il gioco stesso, ma nel quale la velocità e l’anticipazione ideomotoria sono elementi costitutivi del gioco proposto, e utili in ogni sport e nella formazione psicomotoria in generale.
cronoprogramma
1. Lezioni dedicate alle classi, docenti + tecnico federale, in linea di massima dalle 3 alle 4 ore per classe:
a. gioco nelle modalità previste delle regole del gioco e negli ambienti della scuola, o da essa indicati per motivi di ottimizzazione delle condizioni operative.
b. Valutazione di merito, secondo l’orientamento in tal senso dei docenti,
c. Definizione della squadra della classe, a cura del docente.
2. Gare d’istituto tra le squadre definite per ogni classe , in linea di massima dalle 3 alle 4 ore, anche in orario curriculare, negli ambienti della scuola, o da essa indicati per motivi di ottimizzazione delle condizioni operative:
a. Arbitraggio tecnico federale o docente,
b. Definizione di una classifica di merito delle squadre
c. Definizione di una squadra d’istituto per ogni anno di corso, a cura del docente.
3. Gare interistituto tra le squadre d’istituto, in linea di massima dalle 3 alle 4 ore, anche in orario extracurriculare, in ambiente neutro in grado di soddisfare le necessarie condizioni operative e i livelli di sicurezza:
a. Arbitraggio tecnico federale o docente,
b. Definizione di una classifica di merito del torneo finale del progetto.
Il progetto vuole essere una sorta di ripresa attiva e pratica dalla situazione a livello sociosanitario, speriamo in buona parte conclusa, determinata dalla pandemia del covid19.
Per cui è evidente la priorità di proporre una formula di gioco che permetta ai ragazzi/e di giocare insieme, sviluppando l’iniziativa individuale, il processo decisionale e la collaborazione collettiva, in un contesto competitivo tra due squadre e aperto ad un continuo miglioramento della costruzione del gioco che dipende, fortunatamente, dalla fantasia dei ragazzi/e ....
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