Di seguito la comunicazione di Simon che ci comunica l'impossibilità dello svolgimento del nostro viaggio, in considerazione del progressivo allargamento del contagio e del conseguente incremento delle misure che le istituzioni dei vari paesi, Gran Bretagna inclusa, stanno implementando.
Nel concreto si tratta adesso di valutare contestualmente due ipotesi, quella del recupero, nei limiti del possibile, delle spese sostenute e quella dello spostamento del viaggio ad altro periodo dell'anno.
In questo senso ci si sta già muovendo e diverse ipotesi sono possibili, tra le quali lo spostamento della data del viaggio, ma anche potrebbero cambiare le condizioni, in termini di vigilanza sanitaria, in Gran Bretagna e spingere Ryanair a procrastinare il blocco dei voli oltre l'8 aprile (per noi la partenza era il 9...)
In un quadro generale deprimente che vede oltremodo compromesso lo svolgimento del campionato, l'annullamento della trasferta inglese è ulteriore colpo all'attività formativa dei nostri giocatori; la nostra relazione con i due clubs inglesi continuerà comunque, ma la loro attesa per le partite che avremmo disputato era sinceramente sentita e per altri versi estremamente desiderata.
Lo scorso anno battemmo in casa il Guisborough RUFC e giustamente ci aspettavano per una rivincita, nel 50° anno dalla loro fondazione.
L'anno precedente con il Ripon Rugby Club, loro pure con 134 anni di storia, riuscimmo a pareggiare, nella nostra prima trasferta inglese, per 21 a 21 con un calcio piazzato all'ultimo minuto ed è comprensibile la loro voglia di rigiocare quella partita.
Per cui, anche se il coronavirus oggi c'impedisce di giocare, restiamo vincolati all'incombenza della rivincita, per cui, prima o poi...