Un Junior Brescia certamente non invalicabile ma cosciente della propria forza (la classifica aggiornata lo posiziona al primo posto del girone) porta a casa risultato e partita, previsione che a priori poteva essere facilmente pronosticabile.
L’andamento della partita ci consente però di affermare che la capacità dei Raptors di rendere meno frequenti e fruttuose le loro incursioni, portate a termine senza incontrare troppa resistenza e che hanno determinato la maggioranza delle loro mete poteva e doveva essere fatto prima e meglio.
Il tutto condito dalle nostre pecche e sbagli che non ci hanno permesso di contrastare efficacemente da una parte e il riproporci con efficacia per offendere in avanti dall'altro…..
E’ bastato accelerare un po’ alla compagine bresciana per avere la meglio sulla nostra formazione, in difficoltà specie nel primo tempo, il che faceva presagire una disfatta totale al termine della gara.
Qualche accorgimento tattico ed un diverso atteggiamento hanno viceversa evitato questa previsione con un finale in crescendo che permetteva ai Raptors di schiacciare più volte l’ovale oltre la linea “ammorbidendo” il punteggio maturato e rendendolo meno amaro.
Procedendo con ordine, l’inizio vede la pressione del Junior capace di raggranellare in breve ben 4 mete, frutto spesso di svarioni e buchi nostri di cui sono bravi ad approfittare e capitalizzare.
Rammarico fondato, in quanto i tentativi dei Raptors, quando ben organizzati e senza sbavature portano a risultati come in occasione della prima nostra meta, sul lato sinistro.
La seconda meta che realizziamo prima del riposo aiuta a rendere un po’meno pesante il passivo e la rincorsa alla partita. Sono sussulti importanti che testimoniano come anche i Titani siano vivi e ci permettono di non andare precocemente alla deriva; c’e’ tutto il secondo tempo per pensare e sperare di rimediare ma anche per arginare l’avversario e non farlo ulteriormente dilagare ….
Il parziale ci dice 33-12 per i locali (5 mete a 2).
La meta subita a bruciapelo all'inizio della seconda parte ridefinisce i ruoli che ci vedono vittime sacrificali…
La pressione e l’assiduo mantenimento del gioco e della palla del Brescia Junior non permettono di adottare contromisure adeguate; i Titani rimangono arretrati ed in difficoltà, impantanati in una matassa aggrovigliata e complicata da sciogliere
Errori e buchi permettono ai lesti bresciani di guadagnare altre tre mete.. .
Si tratta di tamponane le loro scorribande fatte di guizzi veloci, impensabili da interrompere se non si placca con efficacia bloccando sul nascere le iniziative, e ridurre gli errori concretizzando con un maggior sostegno le azioni potenzialmente decisive.
L’allenatore per arginare una possibile Waterloo mischia sapientemente le carte provando a cambiare l’assetto della squadra e ottenendo una risposta più convincente. Tutto ciò potendo unicamente contare sulle medesime e un po’ acciaccate pedine.
Diversi giocatori non al meglio sono infatti rimasti in campo, stoicamente obbligati a resistere, e di questo va reso grande merito (…qualcun altro sembra che l’abbandonare la nave in mezzo alla tempesta, lasciando marinai e capitano al proprio destino sia invece la scelta più facile…).
Il finale dei Titani è un concreto crescendo, forse agevolati dal rilassamento dei blu a risultato oramai abbondantemente acquisito …. o forse perché orgogliosamente inculcata quella consapevolezza di sfruttare a dovere i nostri punti di forza…
Sta di fatto che le ultime tre mete sono nostre e questo ci fa riflettere a quanto poteva essere diverso l’esito finale, magari ugualmente sconfitti, ma giocando con meno arrendevolezza e limitando al minimo gli errori che sempre a caro prezzo paghiamo (pure con le annesse dovute e legittime giustificazioni già menzionate).
Raccapezziamoci e rinsaldiamo le forze ed i numeri esigui rimasti per concludere con orgoglio, fiducia e magari con la vittoria gli ultimi sprazzi di questo avvincente campionato.
Risultato finale; Junior Brescia Rugby – Raptors Valcavallina Rugby 54-33 (8-5)
Sempre Forza Raptors (Titans)
GiElle