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U18/2 A Brescia siamo battuti per 52 a 33 dallo Junior che consolida il suo primato in classifica.

Una partita quella di oggi che per noi non è mai iniziata; non abbiamo mai costruito, in particolare nel 1° tempo, una forma di gioco accettabile che potesse imbrigliare l’organizzazione del Brescia.

In buona sostanza non si è riusciti a fermare gli affondi in asse dei giocatori bresciani, sia sulle corsie laterali, sia in zona centrale del campo. In effetti per passare in vantaggio e per consolidarlo è bastato loro forzare sui punti più deboli della linea difensiva per andare oltre e fuggire quasi indisturbati verso la meta.

Una vacanza mentale che è colpevolmente accettabile la prima volta, ma non lo sono le successive che ripetono la medesima trama; e poi si tratta in realtà di una vacanza mentale dovuta alla pressione dei giocatori bresciani e parallelamente all'incapacità dei nostri di porre rimedio; vedere con che presenza eccessiva quanti uomini entrassero in ruck per conservare palle ormai conquistate, denota l’insicurezza e l’ansia con la quale si è giocato.

Si è sofferta l’inefficacia della linea difensiva sul placcaggio nell’1 > 1, ma non solo; anche il contrasto nel contatto sulla linea ha sofferto di questa inefficacia: non si è placcato alle gambe per interrompere l’avanzamento avversario preferendo il contrasto alto che ha permesso ai giocatori del Brescia di avanzare sempre costringendo la nostra difesa ad un continuo riposizionamento.

Non è stata certamente la presunta debolezza della nostra mischia che in realtà ha mantenuto le posizioni attese sia in mischia chiusa, sia in touche; piuttosto i giocatori all'esterno sono stati poco propositivi nella ricerca di soluzioni in attacco: è mancata la forza di utilizzare forme note nell'attacco alla linea che permettessero un movimento di avanzamento composto da contatti e rilanci che in sequenza di continuità avrebbero consentito di prendere l’iniziativa nel gioco.

Siamo stati “forati” da giocatori in corsa e dalle loro rispettive mete come mai si è visto in questo campionato e ciò è evidentemente inaccettabile.

Nel 2° tempo una salita difensiva più rapida nel giungere sui riceventi palla ha permesso di attutire la continua incapacità a placcare, ma non ci ha permesso di capovolgere il risultato. Unitamente all'immissione tra i 3/4 di giocatori utili a potenziare la capacità offensiva del reparto, abbiamo conservato un rendimento accettabile nelle fasi statiche e si è parzialmente riparato alle principali falle registrate nel primo tempo: il conteggio delle mete fatte nel 2° tempo si è sistemato sulla parità (3 a 3).

Una situazione come quella odierne non può che essere utilizzata per introdurre elementi diversi nella costruzione del gioco di squadra; nella tecnica individuale e di squadra a livello difensivo e nello sviluppo di forme di gioco più efficaci nel gioco d’attacco, sia nella forma e nella partecipazione dei giocatori necessari a svilupparlo, sia nella capacità tattica di utilizzare in continuità sequenze veloci di rilanci che determinino un possesso sicuro e con esso la capacità di esercitare una continua pressione sulla difesa avversaria.

Abbiamo una settimana di riposo poi si va a Sondrio con lo spirito giusto definito dal rispetto per l'avversario, certi che ogni partita è "una" partita e va presa col massimo impegno... il confronto col Brescia, d'altra parte, ha evidenziato quanti limiti e punti di debolezza sono ancora presenti nel nostro gioco.

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