Si sono viste cose buone nel match di stasera che servono per la motivazione dei ragazzi che si apprestano a giocarsi in casa le prossime cinque partite; buone cose in difesa nella distribuzione e nella salita difensiva, entrambe da migliorare, ma sono fattori importanti dello stare in campo di una squadra e soprattutto indicano se c’è effettivamente una squadra in campo.
A volte in affanno sono stati capaci di essere sufficientemente efficaci nell’1 > 1, di raddoppiare il sostegno difensivo, a volte di conquistare la palla e, comunque, sempre una più che discreta comunicazione tra i giocatori che ha permesso di avere subito l’impressione di un miglioramento generale rispetto le ultime prestazioni.
I nostri attacchi sono capaci di sviluppare un buon movimento nello spazio, ancora troppo portato verso l’esterno per essere ficcante, penetrante e generatore di spazi; ancora non è nelle corde dei ragazzi questo aspetto sul quale è importante continuare a lavorare; non è evidente come la deriva difensiva verso l’esterno stringe e chiude lo spazio per i nostri esterni, mentre dovremmo essere più intrusivi nelle fasi iniziali del lancio del gioco per fermare la difesa sulle posizioni iniziali e conquistare il sovrannumero all’esterno, piuttosto che battere in prima fase l’avversario (se si riesce…).
Infatti, abbiamo sviluppato delle buone aperture, ma in generale hanno prodotto un avanzamento mai direttamente utile per segnare, perché sulle linee esterne delle touche si consumavano i residui spazi e il contatto era inevitabile; però si son visti contatti e ruck dalle quali si è spesso sviluppato gioco senza interruzioni, ricicli verso l’esterno e una continuità della pressione offensiva.
Buono l’atteggiamento di tanti che provavano l’inserimento nella linea difensiva, quasi sempre sorretti da un sostegno importante, alcune volte no, con conseguenti falli di “tenuto”; però è stato importante vedere come l’iniziativa individuale di attaccare sia concreta e il sostegno presente…poi si tratta di lavorare per dare organizzazione e continuità.
Anche finalmente la convinzione dell’importanza di andare su tutte le palle, anche le più improbabili, le più lontane, di far pressione su queste per portare la squadra a giocare più avanti ha funzionato. Cercare di far proprie le palle dei calci d’invio e rinvio del gioco..capire che ogni palla calciata deve diventare nostra e bisogna non impegnare un “corridore” ma volere portare il gioco là e, quindi, impegnarsi significativamente per questo..
Che dire poi di determinate scelte per le quali li avrei mangiati…evasioni dalla nostra linea di meta conclusesi miseramente qualche metro più avanti con perdita della palla; non approfittare della possibilità di far punti in ogni occasione, in particolare sui calci; non utilizzare ogni aspetto regolamentare a nostro favore; non essere attenti a gestire con padronanza il gioco per poterlo dominare con maggior sicurezza.
A questi aspetti però i ragazzi sanno rispondere con il coraggio e l’improvvisazione tipica della loro età, dal capitano fino giù sotto, ad inventarsi i rimedi agli errori, mantenendo sempre il primato nel punteggio malgrado il ritorno del Rovato nel secondo tempo.
Sulla bilancia della valutazione generale pesano più gli aspetti positivi perché sono suscettibili di un grande miglioramento, in prospettiva Irlanda, mentre su quelli negativi, in buona parte è doveroso chiarire alcune priorità nel gioco ed evitare comportamenti tattici incomprensibili…
Si può serenamente affrontare i prossimi impegni di lavoro in allenamento e le prossime partite dando fiducia a questa squadra, oggi un po' meno squilibrata e più felice…