Nel Northyorkshire, precisamente a Ripon e a Wenslaydale ed anche a Newcastle per vedere un importante confronto a livello europeo tra i Falcons di Newcastle e i francesi del Brive, abbiamo un ponte tra il nostro rugby e quello inglese rappresentato da mister Alec Porter, RDO della RFU, con il quale viviamo una solida relazione sportiva ed umana da più di due anni e che ha prodotto questa nostra iniziativa in terra inglese.
Un’esperienza importantissima per i nostri giovani giocatori e per i tecnici oltre alla generosa squadra di genitori che hanno voluto condividere questa trasferta.
L’importanza di questa esperienza non è solo orientatata alla formazione sportiva dei giocatori ma anche alla capacità di tessere e di mantenere nel tempo relazioni con dirigenti, tecnici e squadre inglesi in modo di sviluppare una rete solidale di interessi reciproci quali contributi di approfondimento tecnico e di confronto sportivo, scambi culturali e maggiori opportunità per la prosecuzione delle attività sportive dei giocatori.
Quest’attivita è fondamentale per dare ai giocatori le giuste motivazioni, strettamente legate alla qualità del gioco, al lavoro tecnico sul campo, alla divulgazione del nostro sport nel sociale.
Tra l’altro uno sforzo notevole dal punto di vista amministrativo e organizzativo in termini generali per portare 60 persone insieme in Inghilterra, per dare struttura e forma allo spostamento e alla permanenza, ma anche per i dettagli amministrativi, quali permessi, visti d’ingresso, ecc., e realizzare un’effettiva sostenibilità economica dell’evento..tutto sostenuto da un manipolo di persone appassionate che si sono sobbarcate quest’incombenza.
Tre giornate effettive di lavoro caratterizzate da tempo incerto ma non eccessivamente piovoso però con campi decisamente pesanti e il fango dominatore incontrastato.
La prima giornata si svolge sui terreni del Wensleydale e del Richmondshire.. Clubs a nord di Ripon con tre campi e una club House appena fuori paese.. Ragazzi tanti e desiderosi di confrontarsi, cordialità e accoglienza da gentleman, fino al fischio iniziale delle partite...dopo la musica cambia e finalmente i nostri respirano la combattivitá anglosassone.
Per la cronaca dettagliata vedi filmati.., per quella spiccia gli inglesi partono come sono, molta veemenza, capacità e malizia per sfruttare i nostri errori che puntualmente arrivano, ancor più banalmente del solito... Ma tra un errore e l'altro i contatti si rivelano durissimi, loro sono bravi a non perdere mai l'organizzazione di gioco e noi ribattiamo con continuità... Segnano due mete ma non cediamo...
Si aggiustano alcune cose nello schieramento e continuiamo a lottare al limite dell'ultimo fair play disponibile.. Riusciamo a riequilibrare il punteggio incrementando la pressione e nel secondo tempo la competizione assume toni fin troppo accesi, i ragazzi non so dove trovino la forza, da dove questa venga.. Buone scelte di gioco ci fanno recuperare e chiudiamo vincendo di un punto.
Finisce e in campo é solo un abbraccio tra tutti.. I ragazzi cantano insieme e proseguono nel terzo tempo a scambiarsi riconoscenze reciproche.
