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Titans convincono a Urgnano: Orobic - Titans 5 a 70 (1-12)


Malgrado i giocatori in numero minimo (15) e un supporter del ’99 che ha costituito la nostra unica riserva, la squadra ha giocato senza risparmiarsi fin dal primo allenamento. Tutti hanno quindi giocato senza dover attendere spesso il turno della propria entrata e, nonostante le qualità degli assenti, ancor di più è stata evidenziata la tenuta e la crescita del collettivo e, naturalmente, il merito e il valore dei presenti.

Questa gara ha ancor più indicato quali siano gli aspetti su cui lavorare; essi sono sempre più definiti e sono di fatto gli obiettivi di allenamento che vanno acquisiti e assimilati entro il termine del girone d’andata. Premesso che il lavoro si svolgerà prevalentemente in ambito di gioco, sarà dato spazio a situazioni di lavoro specifico per ranghi ridotti sulle specificità da affrontare.

La gara ha avuto un inizio incerto, come spesso succede, per le non ancora assimilate priorità da dare al gioco d’attacco, ma si è trattato di un aggiustamento dal tempo contenuto oltre il quale il gioco ha assunto una sua logica e un indirizzo preciso.

Al di là del risultato, interessa valutare il gioco che i reparti hanno sviluppato.

Dopo la partita col Crema si è concretizzato in termini di efficienza il lavoro degli avanti, anche se privi di titolari nelle prime e terze linee. La loro capacità di tenuta e avanzamento è stata efficace in ogni frangente del gioco: nelle ripetute intorno ai punti d’incontro, nel sostegno ai centri, nella presenza piena sulla linea difensiva; nel contatto e nella ricerca della conquista della palla continuano a confermarsi i miglioramenti già visti, come nel mantenimento del possesso, sempre coadiuvati dal lavoro assiduo del mediano a togliere e passare palle in fase di lancio del gioco.

Nei ¾ è riposta la prima opportunità di attacco alla meta in 1a fase, oltre la quale è rampante il sostegno delle terze e seconde linee; i giocatori in fase di apertura dispongono di competenze sufficienti alla formazione di varie soluzioni di attacco e tanto dipende dalla loro capacità di analisi della difesa e di scelta del modo di attaccare.

Ancora qui bisogna lavorare perché necessita impostare delle priorità che consentano un’evoluzione logica dell’attacco alla linea difensiva avendo stabili alcuni criteri di efficacia che siano chiari a tutti i giocatori per definire in modo condiviso quanto siano utili determinati sviluppi del gioco piuttosto di altri.

Oggi hanno provato molte forme derivanti dal proprio vissuto di giocatori e hanno conferito alla partita un aspetto decisivo nel risultato e convincente nell’elaborazione del gioco.

Si tratta ora di condividere negli allenamenti i contenuti tecnici e tattici che si sviluppano e soprattutto avere la capacità di stare e lavorare insieme su un obiettivo comune che resta la soddisfazione dei ragazzi che costruiscono in quel momento un gioco nel quale rispecchiano le proprie ansie e motivazioni; loro e solo loro sono quel gioco che noi ammiriamo.

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