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Rugby Varese - Raptors 38 a 28 (6-4)

Immagine del redattore: pierluigi santolinipierluigi santolini

La partita con il Varese ha indicato una serie di problematiche tattiche e tecniche (meno) che sono inversamente proporzionali all’impegno e alla presenza dei giocatori.

Questa volontà di esserci è la nostra forza…, ciò che è la nostra effettiva debolezza è principalmente la mancata convinzione che quella presenza possa tramutarsi in un incremento della capacità di gioco in campo.

Assistiamo sempre ad un recupero di gioco e di punteggio nella seconda parte di gara, come se nel giocato, faticosamente si ricercasse quella convinzione, come avesse bisogno ogni volta di essere recuperata, verificata.

Questo timore iniziale è testimoniato dalla timidezza nel cercare l’attacco alla linea, dalla mancata assunzione di responsabilità nel prendersi carico di un’iniziativa di gioco, così come in difesa difettano il gesto e la determinazione nel placcaggio e nel recupero.

A questo punto, in considerazione delle partite perse nei barrage e nel girone 2 del campionato, è da aprire una fase nuova dove i ragazzi che vogliono giocare si comportino come tali e si prendano le responsabilità del caso nei confronti dei compagni e di chi li segue.

Dalla prossima partita sperimenteremo soluzioni nuove e criteri di allenamento più finalizzati ad obiettivi volti a chiudere le lacune più elementari.

Evidentemente certe soluzioni relative alla formazione della squadra hanno fatto il loro tempo e le scelte di gioco sviluppate nelle ultime partite non sono più replicabili, dovendo aggiungere concretezza e sostanza laddove si sono verificate quelle falle nella continuità di gioco che ne hanno compromesso l’efficacia.

D’altra parte se la nostra forza è l’indomito entusiasmo dei ragazzi e la loro sempiterna presenza è doveroso utilizzare queste caratteristiche per trovare soluzioni nuove per la nostra crescita.


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