Raptors 91 Bergamo 0
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Con il Bergamo Rugby che affrontavamo oggi in casa (ma sul campo di Rogno) i Raptors Valcavallina avevano un'attenzione sospesa, risalente, a quel fatidico 28 gennaio di quest’anno…
Un pensiero tenuto vivo dopo che nella partita dell’andata una serie di considerazioni e valutazioni evidentemente superficiali avevano determinato una delle nostre sconfitte (peraltro inattesa e dunque ancor più fastidiosa) subite quest’anno dalla squadra.
Nel frattempo molta acqua sotto i ponti è passata, ma non il disappunto che ci siamo portati dietro per il nostro atteggiamento sbagliato e oggi, a conclusione delle partite ufficiali del nostro girone, si è presentata finalmente l’occasione per girare la pagina degli errori commessi.
Gli ingredienti per far bene c’erano tutti, a cominciare dai giocatori che non necessitavano di particolari incitamenti per far bene e sentivano giustamente la sfida con l’obbligo di riscattarsi e far vedere il proprio valore.
Peccato che il Bergamo si sia presentato con una formazione poco tutelata da una panchina ridottissima, presto esauritasi.
Si comincia con i Raptors pronti al confronto con l’avversario, portando pressione e generando immediatamente un guizzo vincente del centro destra che trova subito lo spazio per schiacciare in meta lateralmente nonostante il disperato tentativo del Bergamo Rugby.
La posizione defilata non è l’ideale per la trasformazione, che verrà solo rimandata.
Bastano infatti pochi minuti, e l’estremo riesce a rompere le resistenze dell’avversario, quindi va a bissare in mezzo ai pali, facile la successiva trasformazione.
Alla squadra cittadina non viene dato respiro, i tentativi per disporsi e organizzarsi per contrastarci sono vani, il pallino (o meglio l’ovale) è costantemente in mano ai Raptors Valcavallina che di forza concedono il tris, con annessa trasformazione.
Stiamo procedendo bene con scambi veloci e ravvicinati che innescano il giocatore di turno in avanzamento, bravo a resistere e precedere l’arrivo dell’avversario o smarcando il compagno in posizione ghiotta da sfruttare per il conseguente raggiungimento della linea di meta .
Una dimostrazione di forza che sembra già incanalata nonostante il mancato (per ora) coinvolgimento attivo di altri sicuri protagonisti, vogliosi al pari degli altri di timbrare con la propria firma la prestazione della squadra.
L’attesa appena menzionata dura poco, la fulminea velocità che sa sprigionare la nostra ala ( il paragone ad una gazzella non è un azzardo) che brucia metri e avversari con incredibile leggerezza confeziona altre 2 mete non appena trovata il varco giusto.
Le tre mete di seguito realizzate sono frutto di uno stato di forma smagliante, goduria per i sostenitori che dagli spalti con entusiasmo incitano i loro beniamini arancio-neri (anche se oggi nella tenuta tradizionale del Valle).
Da menzionare la sesta meta, una cavalcata per ¾ di campo sfruttando il corridoio laterale per poi accentrarsi e depositare l’ovale centralmente tra i pali dell’H.
La capacità di corsa se non abbinate ad una lettura del gioco non può consentire il raggiungimento della giocata efficace che porta il giocatore nella posizione favorevole al realizzo della meta.
L’ultima meta del primo tempo si sviluppa appunto in questo modo: col giocatore che ha ben lavorato e “legge” l’accorrere del compagno da servire, pronto a proseguire l’azione con il disorientamento dell’avversario e il decisivo avanzamento del nostro che mette a frutto il passaggio smarcante.
Si va al riposo con il rassicurante e meritato vantaggio di 7 mete (parziale 41-0).
Con la pausa assistiamo alle giuste rimostranze del tecnico alla squadra, rea di cadere in piccoli insignificanti errori, ora assolutamente ininfluenti, ma che, come giustamente sottolineato, potrebbero diventare decisivi con avversari più forti e di livello superiore.
In tutto questo, c’e’ la volontà di comunicare ai ragazzi la determinazione e lo stare in partita senza cali di tensione e senza dare per scontato il risultato già rotondo che sta maturando.
Un richiamo all’ordine e alla perfettibilità sempre raggiungibile che ci ha consentito di portare a casa spesso e volentieri la vittoria con numeri (punteggio e mete) da grandeur conquistati e ampiamente meritati.
La seconda parte di gara prosegue quindi con i Raptors impegnati a far bene e possibilmente a incrementare lo score finale…..
Il Bergamo cerca di infastidirci cercando di invertire il trand della prima parte..
Sono minuti che passiamo tamponando le loro iniziative volenterose che mirano a bucarci, con lo scopo di raggiungere (almeno) la meta della consolazione.
I Raptors non possono e non vogliono però concedere nulla, anzi, l’intento è quello di chiudere in bellezza lasciando inviolata la propria linea; l’attimo critico si esaurisce presto per la nostra pronta ed efficace resistenza.
Si passa al contrattacco prendendo nuovamente l’iniziativa e costruendo gioco per smarcare e arrivare al guizzo vincente del giocatore.
Ognuno fa la propria parte, dal centro destra sempre in agguato per sprigionare la propria dirompente fisicità che sbaraglia spesso e volentieri la linea avversaria, a chi fa il lavoro "sporco" per chiudere e placcare i tentativi sul nascere del Bergamo, a chi apre e costruisce rapidamente l'azione per l' avanzamento del gioco.
Non ci si risparmia e il bottino di 8 mete raggiunte nel secondo tempo ne sono la prova più evidente (parziale 50-0).
Punteggio finale Raptors Valcavallina Rugby – Bergamo Rugby 91-0 (15-0)
Con velato rammarico (ma le cose belle sono sempre attimi fuggenti che bisogna saper assaporare e gustare al momento) siamo arrivati al termine di questa stagione sportiva: una entusiasmante cavalcata che il successo di oggi ci innalza matematicamente e meritatamente al primo posto nella classifica del nostro girone!!
Un traguardo importante, sicuramente non previsto, frutto di applicazione, costanza e volontà, senza le quali le direttive ossessive impartite dal duo tecnico durante le faticose sedute di allenamento, non potevano essere recepite e assorbite.
Ora la partecipazione al prestigioso torneo interregionale Walter Piccoli.
Una meritata appendice che non sappiamo se potrà proseguire, visto l’alto livello delle squadre presenti e le regole ferree imposte, come l’eliminazione diretta.
Ricordiamo che rientriamo nel lotto delle migliori formazioni del Nord Ovest d’Italia, una scrematura (primo e secondo classificati) dei vari campionati a gironi appena conclusi.
Comunque vada, va dato il sincero ringraziamento a tutto il movimento RVR: giocatori, allenatori, accompagnatori e sostenitori sempre presenti a incitare, a consolare qualche volta ed a entusiasmarsi spesso, durante questo anno sportivo sicuramente da incorniciare e difficilmente ripetibile.
Le premesse per continuare a far bene ci sono però tutte: continuiamo a coltivare queste opportunità per il bene e il futuro dei nostri ragazzi, uniti dallo spirito del rugby, e il giusto raccolto sarà la doverosa conseguenza.
Sempre Forza Raptors
GiElle